Il consigliere comunale Damiano Maisano ha presentato una mozione con la quale chiede all’Amministrazione di “attivarsi nell’immediato attraverso gli uffici competenti per convocare una conferenza dei servizi con tutti gli uffici preposti compresa la Soprintendenza al fine di programmare la rimozione immediata del Palischermo San Tommaso situato nella piazza San Papino con il trasferimento dello stesso in un’altra sede al riparo dalle intemperie in attesa di tentare un restauro conservativo con la bonifica e la riqualificazione del luogo”. “Molti cittadini – scrive l’esponente della Lega – segnalano la condizione di grave degrado e pericolo in cui versa l’antico Palischermo San Tommaso di Milazzo; l’antica imbarcazione, costruita nel 1937, lunga circa 17 metri e larga 4 metri, si trova depositata sul marciapiede della Piazza San Papino abbandonata alle intemperie e al degrado più assoluto. Il 27 ottobre 2021 nel sito web del Comune di Milazzo si riportava l’articolo stampa dell’amministrazione dove si dichiarava che erano state già avviate le procedure per la rimozione del palischermo della Tonnara del Tono che doveva essere trasferito dall’attuale sede di piazza San Papino in un’area di proprietà comunale per consentire ai tecnici della Soprintendenza di tentare un restauro conservativo- scrive Maisano-, a distanza di quasi due anni di proclamazioni da parte dell’amministrazione il palischermo è ancora ad oggi abbandonato nel marciapiede di San Papino alle intemperie e al degrado più assoluto; lo scorso 11 Maggio anche il Consigliere di Maggioranza Pippo Doddo ha chiesto al Sindaco e all’assessore competente di attivarsi affinché il palischermo venisse rimosso da Piazza San Papino non solo perché rischiava di andare definitivamente perduto, ma perché rappresentava un potenziale pericolo per tutti i cittadini che transitavano in quella zona, soprattutto bambini che giocavano in quell’area; malgrado le promesse fatte dall’amministrazione e i tanti sopralluoghi effettuati dagli organi competenti e funzionari della Soprintendenza ancora ad oggi nessuno è intervenuto- incalza il rappresentante della minoranza-, in alternativa ad una costosa impossibile ristrutturazione del palischermo basterebbe prendere ad esempio quanto fatto per il recupero della nave punica di Marsala e cioè basterebbe adagiare quanto rimane dello scafo su una apposita struttura di legno e/o metallo che ricompone la forma della struttura dell’imbarcazione, in modo tale da restituire allo stesso la forma originaria.